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Norme che favoriranno le aste immobiliari

In questo video parleremo di due norme che favoriranno l’ interesse per il mercato delle aste immobiliari e che potranno celerizzare il processo di un’ esecuzione. E precisamente dei primi 3 commi dell’ articolo 16 del D.L 18/2016 “decreto salva banche” e poi il D.L. 27/06/2015 n. 83 (convertito in legge n 132 del 06/08/2015). Che cosa produrrà l’unione dell’azione delle due norme? In meno di un anno il legislatore ha introdotto due cambiamenti importanti nel variegato mondo delle aste immobiliari, volendo semplificare poniamo il seguente esempio: immobile all’asta (prima battuta d’asta) valore euro 100.000,00 possibile offerta minima ad euro 75000,00 (meno 25%) nessuna offerta probabile ribasso prezzo meno 25% nuova asta (seconda battuta d’asta) valore euro 75000,00 possibile offerta minima ad euro 56.250,00 in caso di aggiudicazione imposta di registro euro 200,00 (ante norma in caso di acquisto seconda casa imposta di registro 9% ovvero euro 5.062,50) L’immobile viene aggiudicato a poco più della metà del valore di prima battuta di asta. Il tutto in solo 2 battute di asta. Solo nell’ultimo Quadrimestre 2015 le aste hanno superato quota 84.000. Su base annua si è superata la quota di 220.000. Chi sono i soggetti che trarranno benefici dal combinato legislativo? Tutti i soggetti creditori, ed in primo luogo gli istituti di credito, che recupereranno in parte il proprio credito avendo però un’accelerazione delle procedure di vendita dei beni. Gli speculatori che trarranno un beneficio dell’acquisto di un bene con la riduzione dell’imposta di registro dovuta a euro 200. Unico obbligo per beneficiare di questa agevolazione è sufficiente che l’acquirente dichiari che intende rivendere l’immobile entro due anni. Perché bisogna agire con velocità e determinazione? Perché il disposto delle due normative produrrà un particolare interesse all’acquisto degli immobili all’asta. Oltretutto se analizziamo per linee generali la tipologia di immobile residenziale in esecuzione immobiliare, notiamo che i valori medi per circa il 48% degli immobili, non supera il valore di aggiudicazione di euro 115.000,00. Questo dato evidenzia di fatto anche le categorie maggiormente colpite. Non beni di lusso ma la classica proprietà della middle class, categoria che ha subito più di tutte la perdita di lavoro e il perdurare della crisi.



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